NELLA SECONDA EDIZIONE PARTECIPERANNO I SEGUENTI GRUPPI:
DJAMBOLULU TRIO
Maurizio Geri, chitarra e voce
Jacopo Martini, chitarra
Nicola Vernuccio, contrabbasso
Un concerto
all’insegna dello swing-manouche per questo trio di sole corde che spazia dagli
standard di Django alle composizioni originali, una reunion fra i più
apprezzati interpreti dello stile in ambito italiano ma riconosciuti anche a
livello internazionale. I due chitarristi hanno segnato la storia del
gipsy-jazz nel nostro paese, Geri inizia ad appassionarsi a Django nel lontano
1989 e forma il gruppo “Swingtet” con cui partecipa nel 2000 al festival di
Samois sur seine, Martini in pochi anni arriva ad essere convocato al “Django
in June” di Boston come insegnante.
Diversi i punti di
partenza, l’amore per la musica popolare e la forma canzone da una parte, la
derivazione dal jazz moderno dall’altra, due mondi, due tecniche che convergono
e sublimano nel gusto musicale e nella scelta del repertorio; ma anche due
compositori, due diverse ispirazioni che si incontrano, popolare e jazz, così
come da sempre è tradizionale e moderna la matrice della musica manouche.
Per sottolineare e
stimolare un quadro armonico così vario e trasversale è indispensabile il
contrabbasso di Vernuccio, figura di spicco del free-jazz italiano e
collaboratore storico dei due chitarristi. Al loro attivo numerose
incisioni sia come solisti che in altre formazioni e partecipazioni a rassegne
festival e di tutto il mondo
.
Antoine Boyer
drank from the most authentic sources of gypsy jazz, being a disciple of such masters as Mandino Reinhardt and Francis-Alfred Moerman, with whom he recorded his first CD-DVD in 2009, which was acclaimed by French and American critics (Jazzman, Vintage Guitars).
Antoine Boyer's 2nd CD, Leské ('for him', in Sinti language) received several awards, among which Trad'Mag's 'Bravo'.
In 2011, following the nuclear accident in Fukushima, Antoine Boyer organises a concert in Brussels to raise money for Act for Japan.
Following the release of his 3rd CD, called Sita, which earned a 'Revelation' award from Jazzman magazine, Antoine Boyer was chosen as the 'Revelation 2012' by Guitarist Acoustic magazine.
Antoine Boyer has been billed by most major gypsy jazz festivals in Europe and the United States and has been the first guest of the First Gypsy Jazz festival of Taiwan.
He shared the stage with such renowned musicians as Philip Catherine, Stochelo Rosenberg, Angelo Debarre, Christian Escoudé, Raphael Faÿs, Tim Kliphuis, Jon Larsen, Lollo Meier, Adrien Moignard, Robin Nolan, Paulus Schäfer, etc…
Antoine performs regularly in Solo, with the Gustav Lundgren Trio, and with Samuelito with whom he recorded his last album ‘Coincidence’. He is now part of group Selmer #607 and is regularly invited as a soloist to play with many artists around the world.
He also studies classical guitar with Gérard Abiton in Paris and is the winner of the 2015 Montigny Classical Guitar Contest.
He has been nominated "révélation Guitare Classique 2016" by the french magazine Guitare Classique and Antoine Boyer & Samuelito won the "4th European Guitar Award" in Dresden (2016).
Tolga
nasce a Istanbul nel 1977 ma cresce in una piccola isola nel nord dell’Olanda. Comincia a studiare chitarra classica all'età di otto anni. Qualche anno dopo passa alla chitarra elettrica e comincia a fare i primi concerti con le band locali. A diciotto anni si trasferisce ad Amsterdam dove scopre il Jazz e il Jazz Manouche di Django Reinhardt. Di tanto in tanto prende qualche lezione, ma sostanzialmente si forma come autodidatta.
Nel 1999 nasce, il “Tolga Trio” con cui registra l'album Bohemia. Il CD riscuote un buon successo, tanto che il trio viene invitato a numerosi festival in Olanda e all’estero, tra quali il prestigioso Montreux Jazz Festival in Svizzera. Tolga si innamora dell’Italia, dove spesso viene invitato a suonare; così nella primavera del 2005 decide di stabilirvisi. Ora vive con la compagna e il figlio sulle montagne tra Bologna e Firenze.
Nel frattempo ha continuato a sviluppare la sua musica, arrivando ad incidere il suo ottavo album personale ‘Cama Onte’ (2011). In questo CD Tolga sperimenta un nuovo strumento costruito appositamente per lui; si tratta di una chitarra con due manici uno dei quali è senza tasti. Anche grazie a esso, Tolga ha intrapreso una ricerca di nuove sonorità che attingono spesso alla musica orientale. La musica scritta e suonata da Tolga è stata usata per film, programmi televisivi e documentari in tutto il mondo.
Honolulu swing
Lorenzo Vuolo, chitarra
Carlo Montanaro, chitarra
Il progetto HonoLulu Swing nasce nel 2010 sulla via Emilia, tra Parma e Reggio Emilia, dall’incontro dei quattro musicisti provenienti da esperienze artistiche differenti ma accomunati dalla grande passione per la musica Gipsy Jazz detta anche manouche.
Il termine manouche è l’autonimo con cui si definiscono le popolazioni romanì presenti nel nord Europa (Francia, Belgio, Germania), ma ha iniziato a definire un vero e proprio genere musicale da quando negli anni ’30 un manouche di nome Django Reinhardt, con il suo Le Quintette du Hot Club de France, mescolando le tradizioni musicali della sua gente con i primi echi della musica afroamericana diede vita a quello che è considerato il primo jazz europeo, dove virtuosismo solista e solida base ritmica si fondono.
È così anche per gli Honolulu Swing, dove la chitarra ritmica di Carlo Montanari ed il contrabbasso di Matteo Zucconi reggono i virtuosismi della chitarra solista di Lorenzo Vuolo e dei sassofoni di Gabriele Merli.
20 Srtings Quartet
Fabio Mazzini, chitarra ritmica
Lorenzo
Baroni, contrabbasso
Andrea Bondi, chitarra solista
Davide Silimbani, Violino
Nuovissima,
dinamica, intraprendente, questa formazione nasce dal desiderio di far
conoscere la musica Manouche di Django Reinhardt alla nostra città e si prepara
per far riascoltare brani che ancora oggi fanno venire voglia di ballare e
ricordano le grandi feste dei locali notturni parigini.